Intervista al ministro Santanchè – Il Sole 24 Ore 22/06/2025

A ottobre i primi contributi per lo staff housing

Si riporta il testo dell’intervista del ministro Santanchè sul Sole 24 ore, di Riccardo Ferrazza

«A ottobre i primi contributi per lo staff housing»

«Ho sempre ritenuto che che uno dei problemi del turismo sia la disponibilità di alloggi per i lavoratori, i più mobili in assoluto. Una situazione che si aggrava nelle aree ad alta densità turistica, dove i costi elevati spingono molti a rifiutare l’impiego. Per questo abbiamo pensato a una misura innovativa per incentivare i giovani a cercare lavoro nel settore e aiutare le imprese nella ricerca del personale stagionale. Si avrà così un beneficio sul piano economico, sociale e occupazionale che porterà un miglioramento sia dal punto di vista del lavoratore, sia da quello dell’imprenditore. Il giorno dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del provvedimento che stanzia 120 milioni nel triennio per lo “staff housing” nel settore turistico (“un tassello del Piano Casa voluto dal Governo”), il ministro del Turismo Daniela Santanchè illustra la misura che darà i suoi primi frutti dopo l’estate. I contributi avranno due canali: per la parte in conto capitale nel 2025 verranno messi a disposizione 22 milioni per la costruzione, la riqualificazione e l’efficientamento energetico di alloggi da destinare a condizioni agevolate ai lavoratori; per la parte corrente ulteriori 22 milioni sosterranno costi per la locazione degli alloggi che andranno garantiti ai lavoratori per cinque anni con uno sconto di almeno il 30% rispetto al valore medio di mercato. «Dobbiamo scrivere un decreto attuativo nei prossimi trenta giorni, poi ci saranno i bandi: credo che a ottobre potremmo dare i primi contributi» è la previsione del ministro.

La carenza di alloggi è anche uno degli effetti dell’iperturismo. Firenze ha rilasciato la prima licenza per locazione turistica con un regolamento comunale basato sul testo unico della Regione Toscana. Che però il Governo ha impugnato. Non è ora di una legge nazionale sugli affitti brevi?
Noi siamo già intervenuti con l’introduzione del Cin (Codice identificativo nazionale) obbligatorio per essere presenti con gli annunci sulle piattaforme e abbiamo appena presentato il “cruscotto” all’interno della nostra Banca dati delle strutture che offre ai Comuni strumenti di monitoraggio delle situazioni sui propri territori. Da anni si parla degli affitti brevi come se fosse il problema del turismo. Ma il 75% dei turisti che vengono in Italia si concentra sul 4% del territorio nazionale. Trovo molto più interessante parlare di undertourism per quel 96% trascurato. Esiste certamente un problema di gestione dei flussi ma dobbiamo studiarne le cause. Prendiamo la Campania: sulla costiera amalfitana i traghetti hanno gli stessi orari di dieci anni fa ma una volta la capienza delle imbarcazioni era di duecento persone, oggi si arriva a settecento. Ho contattato il presidente Vincenzo De Luca per poterne discuetere. Aspetto ancora la risposta.

Le incertezze legate ai dazi e le crisi internazionali avranno un impatto sul turismo italiano?
Da un rapporto Nexi che verrà presentato in settimana sappiamo che lo scorso anno i viaggiatori stranieri hanno speso in Italia con carte di credito 20,9 miliardi di euro con un incremento del 29,2% rispetto al 2022. Una crescita notevole trainata dai turisti americani che da soli valgono il 18,3% della spesa. Questa estate non avremo un impatto sul turismo statunitense per un semplice motivo: gli americani prenotano le vacanze con un largo anticipo. Vedremo le conseguenze di quanto sta accadendo in futuro.

Da Bruexelles sono arrivati rilievi al provvedimento sulle false recensioni varato dal governo a inizio anno. Quali tempi prevede?

È una materia complessa all’interno di una cornice europea ma è per me un tema molto importante. Nonostante i rilievi ricordo che la Commissione ha manifestato supporto per l’obiettivo principale del nostro provvedimento: proteggere i consumatori e le imprese da contenuti ingannevoli online. Prima della fine della legislatura porteremo a termine l’intervento.

Perché non si parla più della riforma della tassa di soggiorno?

Stiamo studiando. C’è un dibattito sull’opportunità di estendere l’imposta nei Comuni che al momento non la possono applicare e una riflessione sulla proporzionalità ma non per punire il lusso: pensiamo che chi può permettersi duemila euro per una stanza d’albergo può dare un contributo maggiore di chi paga cento euro a notte.

Dopo la riforma delle guide turistiche c’è molta attesa per il primo concorso nazionale. C’è una data?
È stato appena pubblicato il decreto di nomina della commissione che definirà siti e luoghi che saranno oggetto delle prove di esame. L’ipotesi è meta settembre in base alla disponibilità delle sedi che potrebbe essere sette: Milano, Torino, Roma, Chieti, Napoli, Catania e Cagliari.