Ecco come fare per le agevolazioni al credito dal fondo per la sovranità alimentare

Confagricoltura Piacenza rende noto che sono state rese disponibili le Istruzioni Operative Agea disciplinano nel dettaglio modalità, requisiti e tempistiche per accedere al contributo in conto interessi previsto dal Fondo per la sovranità alimentare, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2025 del Decreto Masaf 30 dicembre 2024.

«Con l’uscita delle istruzioni attuative – spiega Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza – è possibile procedere con la presentazione delle domande. L’aiuto è rivolto alle imprese che hanno sottoscritto un finanziamento bancario per sostenere le proprie attività e prevede una copertura fino al 50% degli interessi passivi, nel rispetto dei limiti del regime ‘de minimis’, riducendo il costo del credito”. Il contributo copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari di durata massima 5 anni (incluso preammortamento), concessi dal 1° gennaio 2025 e entro i 30 giorni precedenti la domanda (ovviamente il 2025 è in deroga per questo aspetto). Tra i requisiti obbligatori, le imprese devono aver stipulato una polizza assicurativa a copertura di danni alle produzioni, alle strutture, alle infrastrutture e agli impianti produttivi derivanti da: calamità naturali o eventi eccezionali; avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali; eventi di portata catastrofica; epizoozie; organismi nocivi e infestanti; danni causati da animali protetti. “La polizza assicurativa deve essere connessa al finanziamento richiesto e deve essere in vigore alla data di presentazione della domanda. Questi strumenti assicurativi – precisa Franzini –sono condizione indispensabile per ottenere il contributo. Solo per le imprese della pesca e dell’acquacoltura, l’obbligo è rinviato al 31 dicembre 2025».

Il contributo rientra nel regime “de minimis” quindi con il limite massimo, per le imprese agricole, di 50.000 euro in tre anni (40.000 euro per le imprese della pesca e acquacoltura). Lo stanziamento totale è pari a 11 milioni di euro per la campagna 2025. In caso di superamento delle risorse disponibili, AGEA provvederà a una riduzione proporzionale del contributo individuale spettante. Qualora, in esito alla raccolta delle domande presentate dai soggetti beneficiari, l’importo richiesto superi lo stanziamento disponibile, il soggetto gestore quantifica la riduzione lineare percentuale del sostegno individuale spettante a ciascun beneficiario coerentemente allo sforamento. Il contributo potrebbe pertanto essere inferiore al 50%, calcolato sulla base delle risorse disponibili e delle domande presentate. «Le domande vanno presentate dal 26 maggio al 15 settembre 2025, tramite i CAA abilitati attraverso il portale SIAN, con firma elettronica avanzata (FEA) autenticata via SPID», evidenzia Franzini. Alla domanda devono essere allegati: delibera bancaria di concessione del finanziamento; contratto di finanziamento; dichiarazione sostitutiva del legale rappresentante che attesti il possesso dei requisiti; mandato irrevocabile all’incasso in favore della banca (modello AGEA); polizza assicurativa obbligatoria, in corso di validità alla data di domanda. Le Istruzioni Operative AGEA n. 51/2025 precisano inoltre che è ammesso un solo finanziamento per ciascun beneficiario;  per prestiti di durata superiore ai 12 mesi, è necessario presentare una domanda per ciascun anno (2025 e 2026); la revoca del contributo è automatica in caso di risoluzione, estinzione anticipata o surroga del finanziamento; non è previsto il subentro in caso di decesso del beneficiario o cessione d’azienda e ovviamente, il contributo è erogato dopo i controlli sulla regolarità della documentazione e sull’effettiva erogazione del prestito. Confagricoltura Piacenza invita gli associati interessati a rivolgersi al proprio Segretario di Zona di riferimento per ogni supporto nella verifica dei requisiti, nella raccolta della documentazione e nella corretta presentazione delle domande che avverrà attraverso gli uffici tecnici. «È un’opportunità – conclude Franzini – come sempre, il nostro impegno è quello di assistere le aziende nella parte tecnica e nella corretta attuazione delle disposizioni, per garantire il pieno accesso ai fondi».