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PEC amministratori senza scadenza e sanzioni: Unioncamere smentisce il MIMIT


Nessuna scadenza il 30 giugno e niente sanzioni alle imprese che ritardano: sulla comunicazione della PEC degli amministratori Unioncamere smentisce il MIMIT

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PEC degli amministratori da comunicare entro il 30 giugno 2025? Per Unioncamere non c’è una scadenza specifica da rispettare, al contrario di quanto sostenuto dal MIMIT.

Su uno degli adempimenti extra del mese si accende la discussione, dopo la nota pubblicata da diverse Camere di Commercio che contrasta con le indicazioni fornite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la circolare del 12 maggio scorso.

La norma, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, non prevede alcuna scadenza (così come nessuna sanzione) in relazione alla comunicazione della PEC per gli amministratori di società.

PEC amministratori senza scadenza e sanzioni: Unioncamere smentisce il MIMIT

Si susseguono le comunicazioni delle diverse Camere di Commercio che, riprendendo la nota Unioncamere dello scorso 2 aprile, evidenziano l’assenza di un termine di scadenza specifico per la comunicazione delle PEC degli amministratori di società già costituite prima del 1° gennaio 2025.

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Al centro dell’attenzione l’adempimento, frutto delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che richiede l’indicazione di un domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria.

La nota del MIMIT pubblicata il 12 maggio ha evidenziato la necessità di procedere entro la scadenza del 30 giugno, ma la norma contenuta all’articolo 1, comma 860 della Legge n. 207/2024 non prevede alcun termine esplicito per adempiere.

A evidenziarlo lo stesso Ministero, che tuttavia ha ritenuto opportuno definire:

“un termine che consenta una legittima applicazione dell’obbligo, come esteso, alla luce della necessità di adottare una ragionevole interpretazione della norma, nella parte in cui prevede la immediata imposizione di una siffatta estensione, anche a fronte della numerosità dei soggetti di essa destinatari.”

La scadenza è stata fissata al 30 giugno 2025, ma dalle CCIAA arriva la smentita e una presa di posizione che contrasta rispetto a quanto indicato dal Ministero.

Comunicazione PEC amministratori a scadenza libera e senza sanzioni

Come si legge nella nota diffusa dalle Camere di Commercio, la norma non prevede alcuna scadenza al 30 giugno 2025 per l’iscrizione del domicilio digitale degli amministratori di società.

Di conseguenza, non saranno applicate sanzioni ai soggetti che al 1° gennaio 2025 rivestono carica di amministratori di imprese costituite in forma societaria e non avessero ancora provveduto all’iscrizione del proprio domicilio digitale entro tale data.

È confermato invece l’obbligo di comunicazione in sede di costituzione di nuove società ovvero di nomina o conferma di amministratori, pena la sospensione della pratica.

Vale la pena specificare che, in ogni caso, il rilancio della scadenza del 30 giugno da parte di molte realtà editoriali, tra cui Informazione Fiscale, non è dovuto a «notizie di stampa e campagne pubblicitarie fuorvianti», come si legge nella nota delle CCIAA, ma deriva – come detto sopra – dalle istruzioni ufficiali fornite dal Ministero competente.

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Al netto di questa precisazione, la situazione resta a dir poco confusa e si auspicano chiarimenti definitivi anche da parte del MIMIT a stretto giro.



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