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Helvetia: «L’ESG Identity è strategica e distintiva»


La manager sottolinea che «l’identità Esg del Gruppo è un asset competitivo di rilevante importanza». L’impegno verso la sostenibilità si è tradotto, tra le altre cose, nell’istituzione di un Comitato di sostenibilità, nella definizione di policy Esg interne e nei percorsi di formazione per l’intera popolazione aziendale

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«L’ESG Identity è un elemento strategico e distintivo del Gruppo Helvetia i cui pillar di sostenibilità (Environment, Governance, People and Society) tracciano il percorso per continuare a generare valore sostenibile nel tempo». Lo sostiene Chiara Sanvito, Head of Sustainability del Gruppo Helvetia Italia che ha ripercorso le tappe che hanno caratterizzato il percorso verso la Sostenibilità, iniziato ormai dodici anni fa con l’istituzione di una funzione dedicata alla responsabilità sociale d’impresa. Questo percorso rispecchia la consapevolezza di Helvetia del ruolo chiave ricoperto dalle Compagnie di assicurazione nel contribuire attivamente alla costruzione di un futuro sostenibile. Tale impegno è culminato a fine 2021 con l’istituzione di un Comitato per la Sostenibilità e si è intensificato ulteriormente con la definizione della nuova strategia di Gruppo, che identifica la sostenibilità come elemento portante e abilitatore dei 4 pillar strategici.

Gruppo Helvetia Italia, rappresentanza italiana del gruppo assicurativo svizzero con sede a San Gallo, include la capogruppo Helvetia Assicurazioni SA – Rappresentanza Generale e Direzione per l’Italia per il ramo danni, Helvetia Vita S.p.A. per il ramo vita, Helvetia Italia Assicurazioni S.p.A. per il canale Affinity e per la bancassicurazione danni.

Quanto è importante per Gruppo Helvetia la propria ESG Identity sul mercato? Quanto è stato fatto e quanto ci sarà da investire in futuro per consolidarla e valorizzarla?

Per il Gruppo Helvetia, l’ESG Identity è un elemento strategico e distintivo per il suo posizionamento sul mercato, rappresentando un asset competitivo di rilevante importanza, fortemente integrato nel proprio core business. È un driver che influenza le scelte della Compagnia, che incide sulla strategia in termini di crescita e innovazione, oltre a rafforzare e consolidare la sua reputazione nel proprio contesto di riferimento.

Questa visione è coerente con il nostro purpose: “Life is full of opportunities and risks. We are there when it matters.” Un’affermazione che riflette il nostro approccio di azienda responsabile e la volontà di essere un punto di riferimento concreto, per clienti, dipendenti e stakeholder in tutti i momenti rilevanti della vita e quindi anche nelle sfide ambientali e sociali.

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L’ESG Identity del Gruppo si fonda su una strategia solida e strutturata, aggiornata alle principali disposizioni normative europee, come la direttiva Csrd e il regolamento Sfdr, e supportata da iniziative concrete come l’adesione dal 2020 agli UnPri (Principi per l’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite) e la partecipazione attiva a network e alleanze globali come Un Global Compact, Tcfd, Cdp, Gri, RE100 ecc.

I nostri pillar di sostenibilità (Environment, Governance, People and Society) tracciano il percorso attraverso cui la Compagnia intende continuare a generare valore sostenibile nel tempo. Nel Gruppo Helvetia Italia, infatti, siamo consapevoli che il percorso intrapreso richiederà tempo ed investimenti continui, in particolare in digitalizzazione, formazione, governance e coinvolgimento attivo degli stakeholder.

Quando i temi Esg hanno iniziato a entrare nella vostra attività? E perché?

L’attenzione del Gruppo Helvetia Italia verso i temi Esg nasce su base volontaria, ben prima che la normativa li definisse obbligatori. Questa scelta è riconducibile ad una chiara e forte consapevolezza di Helvetia rispetto al ruolo chiave ricoperto dalle Compagnie di assicurazione nel contesto socio-economico. Come player di mercato, riteniamo una nostra responsabilità contribuire attivamente alla costruzione di un futuro sostenibile, assumendoci il compito di rispondere alle grandi sfide ambientali, sociali e di governance.

Il percorso sul fronte della Sostenibilità è iniziato già nel 2013, con l’istituzione di una funzione dedicata alla responsabilità sociale d’impresa, all’interno della Direzione Coo. Da allora, il Gruppo ha lavorato molto per sviluppare un approccio sempre più maturo e trasversale alla sostenibilità, affiancando all’iniziativa iniziale una serie di strumenti e un modello di governance capaci di favorire un’integrazione efficacie e progressiva dei principi Esg nella strategia aziendale.

Sulla scia di questo impegno, nel 2020 è stato istituito il primo comitato operativo dedicato alle iniziative di Csr, trasformato poi a fine 2021 in un vero e proprio Comitato per la Sostenibilità, oggi allargato a più funzioni aziendali per rafforzare la visione integrata e olistica della sostenibilità. Nel corso del tempo, è cresciuta in maniera significativa l’attenzione alla rendicontazione delle attività a carattere non finanziario, evolutasi in chiave più quantitativa fino all’avvento della Csrd e alla pubblicazione nel 2024 del primo report di sostenibilità integrato.

L’impegno si è intensificato ulteriormente con la definizione della nuova strategia di Gruppo, che identifica la sostenibilità come elemento portante e abilitatore dei 4 pillar strategici. Coerentemente con questa visione, il Gruppo si è allineato agli obiettivi dell’Agenda 2030, definendo azioni chiare e target a medio-lungo periodo per raggiungere i seguenti traguardi: neutralità climatica entro il 2040 nell’ambito delle nostre operazioni e integrazione dei criteri Esg nella gestione degli investimenti, con target net zero entro il 2050.

E come gli Esg sono entrati nei prodotti?

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La nostra offerta di prodotto sostenibile si rivolge sia ai clienti retail che corporate e include la protezione di beni che impiegano tecnologie a basso impatto ambientale, premia i comportamenti sostenibili dei nostri clienti e offre soluzioni assicurative di protezione e salute facendo leva sull’accessibilità e fruizione del servizio, oltre a prodotti finanziari qualificabili ex art 8 secondo la normativa Sfdr. Nel 2024, tali prodotti rappresentavano il 6,1% della nostra raccolta premi lorda e, per il solo ambito engineering, il 13,3% dei premi è legato alla copertura di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Nell’ambito della strategia per lo sviluppo sostenibile dei nostri investimenti, monitoriamo le scelte attraverso la determinazione di alcuni indicatori, cosiddetti tassonomici, quali l’esposizione in attività economiche allineate sulla base del fatturato (2,33%) e delle spese in conto capitale (3,47%) rispetto all’universo investito. Dati che confermano il continuo processo di integrazione della sostenibilità non solo a livello di governance e cultura interna, ma anche nell’offerta assicurativa rivolta al mercato.

Avete adottato policy interne su temi Esg e /o codici etici/di condotta?

Sì, come Gruppo abbiamo adottato policy interne sui temi Esg, coinvolgendo attivamente anche l’executive management team in queste scelte strategiche. La nostra cultura aziendale è guidata da un Codice Etico e di Condotta, che orienta i comportamenti e rafforza il nostro impegno verso un ambiente di lavoro responsabile, equo e inclusivo.

Abbiamo inoltre implementato nella nostra politica di remunerazione obiettivi Esg nel processo Mbo sia per l’executive team, sia per tutti i percettori di remunerazione variabile, nonché ulteriormente articolato tali obbiettivi per le figure che sono coinvolte maggiormente nell’attuazione della strategia di sostenibilità.

Abbiamo lanciato iniziative sul tema della diversità, aggiungendo a un percorso strutturato sulla diversità di genere che ha coinvolto tutti i manager e i collaboratori di Helvetia e che ha portato al Manifesto dell’Inclusione, il tema della neurodiversità, un evento formativo e divulgativo intitolato “Neurodiversità, autismo e inclusione – Conoscere per comprendere”.

Accanto alle attività e alle iniziative che il Gruppo sostiene, la rendicontazione resta uno degli strumenti più efficaci per dare concretezza e trasparenza agli impegni assunti e ai risultati raggiunti: monitoriamo costantemente i nostri progressi attraverso Kpi specifici, tra cui la rappresentanza femminile nei ruoli apicali e manageriali (oggi pari al 35,4%) il talent management, l’employee engagement, il turnover e monitoriamo il divario retributivo tra uomini e donne avvalendoci di apposite indagini annuali di settore.

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Avete un piano di formazione sugli Esg?

Abbiamo sviluppato un piano strutturato di formazione Esg che coinvolge sia i profili tecnici che l’intera popolazione aziendale, con l’obiettivo di diffondere una cultura della sostenibilità consapevole e condivisa, legata indissolubilmente al nostro modo di operare.

Per i dipendenti e i collaboratori, sono previsti interventi formativi annuali, di volta in volta definiti in accordo con le evoluzioni normative in ambito Esg e gli obiettivi aziendali. Nel 2024, è stato erogato un percorso formativo articolato in cinque sessioni (Sfdr, Csrd, Social Pillar, Climate strategy, rendicontazione), che ha coinvolto 189 collaboratori. Ogni anno, oltre a momenti formativi specifici per i referenti Esg delle diverse business unit, sono previste sessioni di induction dedicate ai membri del Consiglio di amministrazione e all’alto management.

Parallelamente, abbiamo attivato un piano articolato su due livelli: il primo, di comunicazione interna, attraverso il canale intranet Allegra, con l’iniziativa #SustainableThinking, che propone articoli redatti dal Comitato per la Sostenibilità per informare e sensibilizzare i dipendenti sulle principali tematiche di interesse in ambito Esg. Il secondo, mirato all’engagement della rete agenziale, che abbiamo denominato #Sustainable news, una newsletter periodica finalizzata a promuovere e sviluppare maggiore consapevolezza sui temi di sostenibilità lungo tutta la catena del valore. Questa campagna di comunicazione è iniziata nel 2024 e prosegue anche nel 2025.

Avete creato un team dedicato agli Esg interni? Da quante persone è composto? Come si interfaccia con il resto della struttura?

Abbiamo istituito un Comitato per la Sostenibilità dedicato alla governance delle tematiche Esg, con l’obiettivo di presidiare in modo strutturato e continuativo l’attuazione della strategia sostenibile del Gruppo. Il Comitato è stato introdotto alla fine del 2021 e opera all’interno del Gruppo Helvetia Italia, in stretta sinergia con la Funzione Sostenibilità, che ne coordina l’attività.

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Il Comitato si configura come un organismo trasversale, con una composizione ampia e multidisciplinare che riflette l’eterogeneità delle competenze richieste per affrontare in modo integrato le sfide Esg. È composto da 4 membri esecutivi con diritto di voto, 13 membri permanenti senza diritto di voto provenienti dalle principali funzioni aziendali (finance, investimenti, prodotti, risk management, IT, distribuzione ecc…), e da 3 membri “on demand” che vengono coinvolti in base alla specificità dei temi trattati, come organizzazione, compliance e data governance.

Il Comitato ha una funzione prevalentemente operativo–consultiva in merito a tutte le questioni Esg. Limitatamente alle attività di attuazione della strategia di Sostenibilità, è dotato anche di potere decisionale e di spesa.  Si riunisce con cadenza trimestrale e mantiene un dialogo strutturato con il ceo, il comitato esecutivo e i consigli di amministrazione delle società del gruppo, ai quali presenta annualmente una relazione sulle proprie attività e risultati.

Il modello di governance adottato consente al Comitato di interagire in modo efficace con gli altri organismi interni, come i comitati preesistenti (prodotti, rischi e investimenti ecc).

L’azienda prevede obiettivi strategici in ambito sostenibilità? Quali azioni sono state intraprese per il raggiungimento di tali obiettivi?

Come anticipato, Helvetia persegue obiettivi strategici definiti, che si inseriscono in un disegno più ampio delineato nella nostra strategia aziendale. La Compagnia intende contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo gli impatti negativi delle proprie attività e cogliendo ogni opportunità per promuovere uno sviluppo più sostenibile e trasparente.

A livello di Gruppo, gli obiettivi si articolano attorno a un piano strategico che punta a generare impatti positivi sia sull’ambiente che sulla società. Tra gli impegni più rilevanti vi sono quelli legati al raggiungimento del net zero, sia nelle nostre operazioni che nell’ambito investimenti. In questo percorso, dal 2023 ad oggi, la Compagnia ha già registrato segni positivi con azioni concrete di efficienza energetica con un aumento dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e una riduzione delle emissioni pari all’8,7%, a conferma di un approccio che si sta rivelando positivo e concreto. In parallelo, per quanto riguarda il comparto investimenti, l’obiettivo è l’allineamento del portafoglio agli Accordi di Parigi, con target di neutralità climatica entro il 2050, caratterizzato da un approccio responsabile nella gestione degli investimenti e l’adozione di politiche di esclusione selettiva.

Un altro obiettivo riguarda il mantenimento del rating Esg “A” di Msci, considerato una misura qualificata della solidità del percorso intrapreso, e un elemento di credibilità nei confronti del mercato e degli investitori. Gli obiettivi di Helvetia nella dimensione ambientale sono solo una parte dell’impegno assunto dal Gruppo: infatti, altrettanto centrale è il percorso di trasformazione culturale già avviato all’interno dell’organizzazione, mirato ad accrescere la partecipazione attiva e il grado di consapevolezza sui temi Esg a tutti i livelli aziendali.

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A supporto degli obiettivi strategici, nel 2024 è stata aggiornata e rafforzata la matrice di doppia materialità, uno strumento chiave che consente di valutare sia gli impatti delle attività aziendali sull’ambiente e sulla società (materialità di impatto), sia i rischi e le opportunità per l’impresa (materialità finanziaria), in linea con la nuova Direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità (Csrd) e con gli standard Esrs. Questa matrice orienta le decisioni strategiche e consente di allocare in modo più efficace risorse, competenze e responsabilità.

Quali sono i maggiori rischi e le sfide legati agli Esg sia per voi che per i vostri clienti?

La crescente centralità dei temi Esg crea spazio per nuove opportunità, allo stesso tempo ci pone di fronte a sfide strutturali e a nuovi rischi emergenti da affrontare con consapevolezza e rigore, sia lato Compagnia che clienti.

Tra le sfide più rilevanti vi è senza dubbio la complessità crescente nella raccolta e gestione dei dati, resa ancora più stringente dall’evoluzione delle normative europee, come la Csrd e la tassonomia Ue.

Un’altra sfida fondamentale riguarda l’integrazione dei fattori Esg lungo la catena del valore e le relative implicazioni che ne derivano. A livello locale, Helvetia ha sviluppato un proprio modello interno di assegnazione ranking Esg applicato per la prima volta ai providers in ambito claims con l’obiettivo di promuovere un approccio orientato a pratiche sostenibili come la riparazione dei pezzi o l’uso di ricambi rigenerati nei processi di gestione dei sinistri.

Dal punto di vista del rischio, uno dei temi più delicati è quello del greenwashing: la crescente attenzione del mercato e delle istituzioni verso i prodotti “verdi” espone le aziende al rischio di promuovere iniziative non supportate da dati verificabili o coerenti con la realtà. Per questo Helvetia ha integrato questa nuova fattispecie di rischio nella propria politica di gestione dei rischi adottando un approccio prudente e sta lavorando allo sviluppo di una serie di presidi preventivi, che mirano a ridurre la probabilità del verificarsi di questo fenomeno.

C’è poi un aspetto meno visibile ma altrettanto cruciale: il disallineamento temporale tra la sostenibilità e il business. I progetti Esg, infatti, richiedono tempi lunghi per generare effetti misurabili, mentre le logiche di mercato e di profitto tendono a muoversi su orizzonti più brevi. Questo comporta la necessità di mantenere una visione di lungo periodo anche nei momenti di pressione commerciale, agendo con coerenza rispetto agli impegni dichiarati.

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Infine, il rapporto tra tecnologia e sostenibilità rappresenta per la Compagnia una leva strategica, da presidiare con attenzione. L’innovazione digitale è uno dei fattori abilitanti fondamentali per accelerare la transizione verso un modello sostenibile: il trasferimento in cloud dei servizi IT ha permesso di ridurre sensibilmente il consumo energetico e le emissioni, mentre l’introduzione di veicoli elettrici e ibridi nella flotta aziendale ha contribuito alla diminuzione dell’impronta ambientale.

Tuttavia, il ricorso alla tecnologia non è di per sé garanzia di sostenibilità. L’adozione di soluzioni digitali e infrastrutture innovative richiede infatti un’attenta valutazione dei costi ambientali e sociali associati alla loro implementazione, oltre alla capacità di misurarne gli impatti in modo affidabile. Esiste dunque la necessità di trovare un equilibrio tra impulso all’innovazione e coerenza con i principi Esg occorre valutare la scalabilità delle soluzioni, il reale impatto ambientale nel lungo periodo, e la capacità del sistema azienda di accompagnare il cambiamento senza generare nuove disuguaglianze o inefficienze.

Per affrontare in modo efficacie queste sfide, Helvetia ha sviluppato anche un modello semplificato di stima per verificare in modo continuativo l’impatto delle proprie scelte e decisioni di carattere ambientale rispetto agli obiettivi dichiarati.

Come si traducono i fattori Esg nelle decisioni di investimento?

Per Helvetia, il processo di investimento responsabile è guidato dal Gruppo e si fonda su un modello integrato, che applica una combinazione di strumenti e criteri per orientare in modo coerente le scelte finanziarie. In particolare, adottiamo un mix di positive e negative screening, con esclusione degli investimenti in settori considerati non sostenibili o ad alto rischio ambientale e sociale, e selezione attiva di emittenti e strumenti con performance Esg elevate.

L’applicazione dei criteri Esg è in fase di progressiva integrazione nei processi di ricerca e valutazione finanziaria, così come la presa in considerazione dei principali effetti negativi (Pai – Principal Adverse Impacts). Tutti i prodotti finanziari e pensionistici del Gruppo sono classificati secondo i criteri definiti nel regolamento Sfdr (Sustainable Finance Disclosure Regulation), garantendo coerenza con i requisiti normativi europei e trasparenza verso il mercato.

 

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