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Trasferimento tecnologico e partenariato trasversale per l’innovazione in agrumicoltura


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Grande partecipazione al Closing Meeting del Progetto Top Citrus svolto il 20 giugno 2025 nella sede del CREA OFA (Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura). L’evento ha chiuso il proficuo percorso di ricerca per il trasferimento tecnologico e l’innovazione dell’agrumicoltura siciliana attraverso lo sviluppo di nuove varietà di arance e di un limone apireno, tecnologie avanzate di protezione dal malsecco e modelli produttivi sostenibili con l’applicazione di rivestimenti edibili in grado di aumentare la shelf life degli agrumi.

La giornata si è aperta con l’intervento dei giovani borsisti del progetto che hanno illustrato i risultati e i contenuti delle tre azioni principali di Top Citrus. I poster scientifici – supervisionati dai ricercatori e ricercatrici del CREA OFA – hanno presentato le attività realizzate, confermando il valore della formazione e del coinvolgimento delle nuove generazioni nel trasferimento dell’innovazione al settore produttivo.

I lavori sono poi proseguiti con i saluti istituzionali moderati da Salvo Falcone. Sono intervenuti Enzo Perri, direttore del CREA OFA; Fabio Marino, consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Catania e Daniele Romano, presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Sicilia e Sardegna.

Proiettato inoltre un video riassuntivo del progetto, seguito da uno dei momenti centrali del convegno: l’intervento di Giuseppe Spina, Innovation broker, che ha illustrato come il progetto Top Citrus abbia rappresentato un esempio virtuoso. Spina ha evidenziato l’importanza dell’innovazione collaborativa tra enti di ricerca, imprese e territorio, sottolineando come la condivisione delle conoscenze e delle tecnologie abbia prodotto risultati concreti, replicabili anche in altri ambiti dell’agricoltura regionale grazie all’uso performante della sottomisura 16.1 del PSR della Regione Siciliana.

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A seguire, Salvatore Rapisarda, direttore di Euroagrumi OP, consorzio capofila del progetto Top Citrus, ha messo in luce il ruolo chiave dei produttori e la capacità del gruppo di canalizzare le risorse verso progetti ad alta resa.

Poi si è entrati nel vivo delle relazioni scientifiche, che hanno visto protagonisti i ricercatori e le ricercatrici del CREA OFA di Acireale. Il dott. Marco Caruso, su selezione e qualificazione di nuove varietà di agrumi e la dott.ssa Giuseppina Las Casas, sui dispositivi, sensori e tecnologie per il controllo del malsecco nei limoneti.

L’ing. Alberto Faro – già docente di AI all’Università di Catania e oggi consulente per il tema dell’intelligenza artificiale – è intervenuto sull’applicazione di strumenti innovativi come centraline meteo e sensori smart, fondamentali per la raccolta dei dati anche in chiave di predittività.

La qualificata parte scientifica è stata completata dalla dott.ssa Maria Concetta Strano, responsabile scientifico del progetto Top Citrus e ricercatrice CREA OFA che ha illustrato la metodica dei rivestimenti edibili antifungini che costituiscono nuovi sistemi per la conservazione e la valorizzazione degli agrumi. Uno studio che conferisce una maggiore shelf life agli agrumi consentendo un allungamento del calendario di commercializzazione, esigenza – questa – particolarmente richiesta dalla filiera.

Poi è stata la volta degli interventi programmati: Renato Maugeri (presidente Consorzio di tutela “Limone dell’Etna IGP”), Giosuè Arcoria (presidente Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia), Giuseppe Di Silvestro (presidente OP Viva di Natura) e il prof. Antonino Catara, già ordinario di Patologia vegetale all’Università di Catania.

Tra gli interventi anche Salvatore Imbrogiano, vivaista.

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Le conclusioni sono state affidate a Salvatore Rapisarda, che ha ribadito l’importanza di continuare a investire in progetti di filiera e innovazione per rafforzare la competitività e la sostenibilità del comparto agrumicolo siciliano.

“Oggi è solo un arrivederci – ha concluso Rapisarda – verso nuove iniziative di performante partenariato tra ricerca, imprese, territorio per il futuro della nostra agrumicoltura”.

Foto fornite da Top Citrus



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