Dal BIM alla normativa digitale: Ing. Pietro Baratono premiato con il premio OICE- Ingenio per la trasformazione del settore pubblico | Articoli

Premiato nell’ambito dei Premi OICE 2025 con il riconoscimento OICE Ingenio per la “Promozione e diffusione della digitalizzazione”, l’Ing. Pietro Baratono si è distinto per l’impulso strategico alla trasformazione digitale delle opere pubbliche, alla diffusione del BIM e all’innovazione nelle procedure di affidamento. La sua visione ha potenziato l’efficienza della Pubblica Amministrazione e aperto nuove opportunità per le imprese italiane sui mercati internazionali, offrendo un modello di riferimento per progettisti, ingegneri e professionisti delle costruzioni e delle infrastrutture.

BIM, digitalizzazione e infrastrutture: il contributo di Pietro Baratono premiato con il riconoscimento OICE- Ingenio

In occasione dei Premi OICE 2025, la cui celebrazione si è svolta la sera del 23 giugno presso Villa Miani a Roma, è stato conferito all’ Ing. Pietro Baratono il riconoscimento nella Categoria C – Premio Speciale, ideato in collaborazione con la testata Ingenio – per il suo contributo alla “Promozione e Diffusione della digitalizzazione“.

L’Ing. Baratono, Già Presidente di Sezione del Consiglio Superiore LL PP ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la modernizzazione della pubblica amministrazione, contribuendo in modo concreto all’introduzione della digitalizzazione nei processi legati agli appalti e alla gestione delle infrastrutture. 

OICE 60 anni: l’ingegneria italiana tra AI, PNRR e sfide globali. Salvini: “Stiamo lavorando sull’anticipazione per i progettisti”
OICE celebra 60 anni: al centro del convegno, il ruolo delle società di ingegneria e architettura nello sviluppo infrastrutturale, l’urgenza di un nuovo Codice Appalti, digitalizzazione e AI. Consegnati i Premi OICE alle migliori pratiche e progetti innovativi del settore.

Giorgio Lupoi, Presidente di OICE ha così dichiarato rispetto al premio nato in collaborazione con Ingenio: “Tre anni fa OICE ha introdotto i premi con l’obiettivo di raccontare e valorizzare le eccellenze, i progetti virtuosi che l’ingegneria italiana realizza, sia all’interno del settore sia verso l’esterno, premiando chi contribuisce a farle conoscere. In quest’ottica, insieme alla testata Ingenio, abbiamo deciso di istituire un premio speciale dedicato a chi, negli anni, si è distinto nella promozione dell’ingegneria e dell’architettura organizzata, contribuendo in modo concreto allo sviluppo del sistema Paese. In questa prima edizione del premio speciale, abbiamo ritenuto che l’Ingegner Pietro Baratono, per l’impegno profuso nella promozione della digitalizzazione del settore, meritasse pienamente questo riconoscimento.”

Ing. Andrea Dari, Editore di Ingenio ha così aggiunto:

“Ho avuto l’onore di organizzare il primo evento nazionale sul BIM in Italia, in un momento in cui la digitalizzazione era ancora un tema per pochi pionieri. Da allora ho potuto seguire da vicino l’intero percorso che il settore AEC ha compiuto nel nostro Paese, e posso affermare con convinzione che il supporto di Pietro Baratono è stato non solo prezioso, ma decisivo. Senza la sua visione, il suo coraggio istituzionale e la capacità di dialogare con il mondo tecnico, oggi non avremmo quel quadro normativo che ci consente di essere un riferimento a livello internazionale. Indimenticabile, in questo cammino, la prima sperimentazione nell’ambito degli appalti pubblici con il ponte di Parma, che ha segnato una svolta concreta. Questo premio è un riconoscimento a chi ha saputo credere nel futuro, quando il futuro era ancora difficile da raccontare.”

L’intervista della redazione di Ingenio all’Ing. Baratono:

“È con grande gratitudine che desidero ringraziare OICE e Ingenio per il riconoscimento ricevuto. Si è trattato di un premio in parte inaspettato, ma che riconosce un impegno che porto avanti da oltre dodici anni – se non qualcosa in più – nel seguire e promuovere la digitalizzazione delle opere pubbliche in Italia.

Il mio lavoro si è sempre mosso su due binari fondamentali: da un lato, garantire opere con tempi e costi certi, attraverso l’uso di strumenti digitali e metodologie innovative; dall’altro, favorire l’internazionalizzazione delle imprese e dei professionisti italiani. Su questo secondo fronte, ritengo che l’Italia abbia fatto significativi passi avanti: sono numerose le gare vinte da realtà italiane all’estero, a dimostrazione della competitività e della qualità della nostra progettazione.

L’attuale Codice degli Appalti non fa che rafforzare questa direzione, indirizzando sempre più imprese e professionisti verso un settore – quello della digitalizzazione – che considero senza dubbio il futuro del comparto delle costruzioni pubbliche. La sfida è ancora aperta, ma i risultati finora raggiunti ci dicono che siamo sulla strada giusta.”