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Economie che abitano i luoghi: l’impresa di ricominciare dalle aree interne


I piccoli paesi si raccontano spesso come spazi del possibile, margini dove è possibile sperimentare, mettersi in discussione, magari per ricominciare. Ed effettivamente ci sono luoghi in cui le idee si trasformano in imprese e le intuizioni diventano progetti collettivi. Ed è proprio da qui che parte la terza edizione della Call Economie Abitanti, il percorso ideato da Appenninol’Hub e promosso da VORREI Impresa Sociale Soc. Coop., che accompagna la nascita e la crescita di imprese capaci di generare impatto positivo nei territori fragili del Paese.

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Il 27 e 28 giugno, a Pennabilli, nel cuore dell’Emilia-Romagna, le 15 imprese selezionate per l’edizione 2024/2025 si incontreranno per la prima volta. Due giorni di lavori, dialoghi e confronto con imprese, enti locali, investitori e cittadini rappresentano il punto di partenza di un viaggio fatto di formazione, scambio di competenze e alleanze. Un momento pubblico e collettivo di conoscenza, dove le idee si mettono in cammino, diventano parole che si intrecciano con i bisogni reali delle comunità e creano connessioni.

Appenninol’Hub chiama a raccolta imprenditori, partner finanziari, associazioni, cooperative e cittadini per raccontare un altro modo di abitare, lavorare e fare impresa: più lento, più umano, più radicato. Perché dietro ogni idea c’è una storia, e dietro ogni storia una possibilità di rigenerazione.

I numeri parlano chiaro: dalla prima edizione del 2022 a oggi, oltre 700 progetti sono stati valutati. Più di 100 imprese sono state accompagnate nel percorso, 80 quelle attualmente attive in territori interni di 10 regioni italiane. Settori diversi ma stessi bisogni: turismo lento, welfare di prossimità, coworking rurali, artigianato, educazione, servizi di comunità.

Ogni impresa entra in un ecosistema strutturato: quattro mesi di formazione gratuita, 18 moduli formativi, due momenti residenziali, ore di consulenza e affiancamento. Ma soprattutto, una rete composta da oltre cento realtà che negli ultimi tre anni hanno creduto in questo modello di sviluppo: fondazioni, enti locali, banche di credito cooperativo, università, imprenditori, cooperative, centri di ricerca.

Le nuove imprese selezionate raccontano un’Italia in movimento. Tra loro c’è chi vuole trasformare un’ex scuola elementare in spazio culturale per artisti e viaggiatori in bicicletta nel borgo di Tufillo, in Abruzzo. Da Reggio Emilia arriva un progetto per la nascita di comunità energetiche nei piccoli comuni. AMARA sperimenta nuove forme di coliving in Appennino, nei pressi di Bologna. Biula lavora con la linfa di betulla nei boschi del Piemonte. Altri immaginano nuovi modelli di ospitalità e inclusione sociale, unendo agricoltura, teatro, design, servizi educativi e welfare. Quindici visioni diverse che condividono l’obiettivo di restituire valore, bellezza e lavoro ai territori marginalizzati.

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A Pennabilli, il 27 giugno all’Hotel Duca del Montefeltro, si terrà la presentazione pubblica dei progetti. Il giorno successivo, il 28 giugno, l’incontro proseguirà a Ca’Co Casa Coliving con un laboratorio aperto sull’abitare collaborativo, in collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali. Un’occasione per conoscersi, ascoltarsi, stringere alleanze e iniziare a costruire un futuro concreto e collettivo che parta dal basso.

Non si tratta di una competizione tra startup né di ottenere un riconoscimento. La Call Economie Abitanti non seleziona idee da finanziare, ma persone da accompagnare e progetti che possano durare nel tempo. «Non si premia, si costruisce. Economie Abitanti è un laboratorio di senso e di possibilità: per chi resta, per chi torna, per chi arriva. Siamo partiti dai luoghi più fragili del Paese, da chi ha meno accesso a reti, finanziamenti, visibilità. E abbiamo scommesso sull’intelligenza collettiva», spiega il presidente della Cooperativa Vorrei, Andrea Zanzini.

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A dialogare con le imprese ci saranno stakeholder locali e nazionali, rappresentanti di fondazioni, enti pubblici, cooperative e imprenditori già attivi nei territori, pronti ad ascoltare, offrire strumenti, condividere risorse e individuare opportunità concrete.

Sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e co-finanziata dall’Unione Europea, la Call è riconosciuta come una delle buone pratiche italiane di innovazione sociale e sviluppo territoriale. Un modello osservato anche in Europa, capace di mettere in rete livelli diversi – locale, regionale, nazionale – e promuovere un approccio partecipativo e radicato. A Pennabilli interverrà anche Davide Baruffi, assessore alle Aree Interne della Regione Emilia-Romagna, per un confronto pubblico sulle prossime politiche da attivare.

Fare impresa oggi può essere una scelta di vita. Come quella del team di Il Gesto , cooperativa sociale della Valconca che lavora con servizi e progetti di welfare di prossimità. O quella di RadiNext, startup che sviluppa biostimolanti agricoli sostenibili e ha attirato l’attenzione di enti di ricerca europei. O ancora Il posto che vorrei , a Rieti, spazio dove ristorazione, cultura e accoglienza si fondono in un progetto di comunità.

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Ogni storia racconta una strada diversa per tornare ad abitare i luoghi, invertendo la rotta dello spopolamento e riscrivendo il significato di “impresa”. Un’impresa che non è solo economica, ma soprattutto sociale, umana, abitante.





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