La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Meno vincoli Ue sui sussidi green. Spazio, regole soft


Sussidi nazionali più facili in tutta l’Ue a sostegno dell’industria pulita. La Commissione europea ha presentato un nuovo schema in materia di aiuti di Stato che mette in pausa per altri cinque anni l’ortodossia normativa sulle sovvenzioni pubbliche e possibilità di flessibilità e corsie preferenziali per le aziende della «green economy».

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

CARTA BIANCA

«Se l’Europa vuole assumere un ruol o guida nel campo delle tecnologie pulite, dobbiamo agire con coraggio e chiarezza», e riconoscere «lo Stato come un investitore strategico nel nostro futuro», ha affermato la vicepresidente esecutiva della Commissione Teresa Ribera, titolare di Concorrenza e Transizione. Tradizionalmente guardiano della concorrenza nel mercato unico, con questo nuovo insieme di regole collegate al «Clean Industrial Deal» l’esecutivo europeo punta a semplificare la concessione di sussidi, fino a 200 milioni di euro, «mirati e proporzionali» in diversi ambiti.

Bruxelles dà così carta bianca ai governi, in particolare a quelli con maggiori margini di bilancio. Le capitali Ue potranno, in particolare, finanziare la produzione di energia rinnovabile (per cui sono previsti iter più veloci) e di combustibili a basse emissioni di CO2 come l’idrogeno, ma le misure di favore varranno per tutte le tecnologie neutre, quindi anche il nucleare. Per tre anni, poi, i Paesi Ue potranno alleggerire i prezzi dell’elettricità per le industrie ad alto consumo energetico o attive in settori particolarmente esposti al commercio internazionale, anche se parte dell’aiuto dovrà essere investita nella decarbonizzazione. Il provvedimento, inoltre, ammette aiuti anche per il gas naturale, ma «in via eccezionale e solo laddove non esistono alternative».

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

LO SPAZIO

Nella stessa giornata, la Commissione ha svelato un secondo intervento atteso da anni, lo «EU Space Act» per far sì che l’Europa non si faccia trovare impreparata nella corsa allo spazio. Oggi sono in orbita 11mila satelliti e nel prossimo decennio si prevedono altri 50mila lanci. Per rendere più semplice la vita alle imprese del settore, Bruxelles ritiene che l’autorizzazione ottenuta in uno Stato sarà valida in tutta l’Ue. Per il commissario a Difesa e Spazio Andrius Kubilius, «si tratta di creare condizioni uguali per tutti gli operatori spaziali che vogliono operare nell’Unione», siano essi europei oppure no, come SpaceX di Elon Musk. Nella tarda serata, intanto, si sono conclusi i negoziati tra i governi riuniti nel Consiglio e il Parlamento europeo sulla riforma del quadro europeo di gestione delle crisi bancarie e di garanzia dei depositi. Dopo un lungo stallo, le due istituzioni hanno trovato un’intesa politica sulle regole per rendere più efficiente la risoluzione delle banche di piccole e medie dimensioni e rafforzare la stabilità del settore, evitando ripercussioni sui correntisti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese