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oltre 100 milioni per attrarre startup, investitori e innovazione – StartUp Magazine


Nel Lazio si alza l’asticella dell’ambizione. Con una strategia rinnovata, una dotazione finanziaria che supera i 100 milioni di euro e quattro nuovi strumenti d’investimento, la Regione scommette sul venture capital come leva per costruire uno dei più avanzati ecosistemi d’innovazione del Paese.

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Dietro la manovra, progettata e gestita da Lazio Innova, c’è una visione chiara: trasformare il territorio in una destinazione prioritaria per startup, fondi VC e imprese tecnologiche, attirando capitali privati attraverso un uso strategico dei fondi pubblici.

Una strategia sistemica per far nascere e crescere imprese innovative

La nuova policy si inserisce nella cornice del PR FESR 2021-2027 ed è coerente con l’approccio europeo alle startup: sostenere l’innovazione non solo con incentivi, ma anche affrontando i fallimenti di mercato e riducendo il rischio per gli investitori privati.

L’obiettivo? Rafforzare tutte le fasi della vita di una startup – dall’accelerazione al seed, dallo scaling up all’exit – e colmare le lacune strutturali del venture capital italiano, ancora indietro rispetto ai benchmark europei.

FARE Venture 2: un ecosistema di fondi per ogni fase del ciclo startup

Il cuore pulsante della strategia è FARE Venture 2, un grande contenitore finanziario che racchiude quattro strumenti distinti ma integrati:

  • Lazio Venture 2, fondo di fondi per creare FIA (Fondi di Investimento Alternativi) radicati nel territorio;
  • Venture Tech Lazio, dedicato ai venture accelerators che accompagnano le startup nella primissima fase;
  • Innova Venture 2, per investimenti diretti in startup ad alto potenziale;
  • TT Venture Lazio, rivolto ai progetti più rischiosi nati dalla ricerca e dal tech transfer.

Con questa architettura, la Regione copre l’intera filiera dell’innovazione, concentrandosi su ambiti strategici come deep tech, hard tech, tech transfer e tecnologie STEP.

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Lazio Venture 2: nasce il primo fondo di fondi per investire solo nel Lazio

Il primo dei quattro strumenti a essere attivato sarà Lazio Venture 2 (LV2). Dotato di 60 milioni di euro, ha un mandato chiaro: stimolare la nascita di FIA dedicati esclusivamente a startup del Lazio. I fondi dovranno raccogliere almeno il 20–30% di capitale da investitori privati, che saranno incentivati con meccanismi asimmetrici di ripartizione dei profitti, aumentando così il loro potenziale ritorno.

In parallelo, potranno nascere anche FIA Paralleli, operanti a condizioni di mercato, per attrarre soggetti professionali e consolidare una presenza stabile di gestori sul territorio.

È prevista anche una dotazione extra per sostenere lo scouting (fino al 3% del commitment) e investimenti follow-on oltre il 2029.

Venture Tech Lazio: venture accelerators e servizi per far crescere le startup

Il secondo strumento ad arrivare sarà Venture Tech Lazio (VTL), con una dotazione di 12 milioni di euro. Pensato per programmi di accelerazione con una forte componente di investimento, VTL è rivolto a venture accelerators e venture builders che accompagnano le startup nelle prime fasi, offrendo capitale e servizi a valore aggiunto.

Gli investitori selezionati potranno contare su fino al 70% di co-investimento pubblico, in una logica di partnership. Previsti anche contributi a fondo perduto per potenziare le attività di scouting e possibilità di operare in work-for-equity, riducendo l’investimento cash e rafforzando il capitale umano delle startup.

In arrivo anche TT Venture Lazio e Innova Venture 2

Entro settembre 2025 saranno pubblicate le call per gli altri due strumenti:

  • TT Venture Lazio (11,5 milioni di euro) si focalizza sulle tecnologie nate dalla ricerca universitaria, in una logica di tech transfer.
  • Innova Venture 2 (5,5 milioni di euro) continuerà a operare con investimenti diretti in startup selezionate tramite il lavoro di scouting di Lazio Innova.

Un mercato che cresce ma ha ancora fame di capitali

La Regione Lazio si muove in un contesto nazionale che mostra segnali positivi ma ancora insufficienti. Nel 2024, secondo l’Osservatorio Startup & Scaleup Hi-Tech del Politecnico di Milano, gli investimenti in startup italiane hanno sfiorato 1,5 miliardi di euro, con una crescita del 32% rispetto al 2023. EY conferma il trend con il suo Venture Capital Barometer, evidenziando un incremento del 7,5% e un ticket medio stabile intorno ai 3,9 milioni.

Ma il gap con gli altri Paesi europei resta ampio: in Italia il VC pesa solo lo 0,06% del PIL, contro lo 0,20% della Germania e lo 0,26% della Francia. La mancanza di cultura dell’investimento e di capacità di trattenere talenti frena ancora la piena maturazione dell’ecosistema.

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Un’occasione concreta per il territorio

Con questa nuova stagione di investimenti, il Lazio non solo rilancia l’attrattività per le startup, ma costruisce le basi per una presenza stabile di capitali, fondi e competenze sul proprio territorio. Una politica pubblica ambiziosa, che guarda al futuro dell’impresa innovativa non come un rischio da evitare, ma come un’opportunità da moltiplicare.



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