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Foggia, patto per la legalità. Busìa: “Insieme si può”


Foggia, patto per la legalità. Busìa: “Insieme si può”

Accordo in Puglia con i Comuni che, negli ultimi anni, sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose

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“Rafforzare la collaborazione fra le istituzioni per promuovere la trasparenza ed accrescere la capacità amministrativa degli enti è essenziale al fine di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata. Specie nei comuni che sono stati interessati dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose e dal conseguente commissariamento, è fondamentale che il supporto amministrativo si protragga anche dopo l’elezione dei nuovi amministratori, in modo che questi possano avvalersi di strutture adeguate per svolgere le funzioni istituzionali, riducendo il rischio di nuove infiltrazioni”. 

Così il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busìa sottolinea l’importanza dell’accordo per la legalità nel foggiano, che è stato siglato il 26 giugno nel Palazzo di Governo di Foggia.

Protagonisti dell’accordo Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), la Prefettura di Foggia, Anci Puglia e sei Comuni della provincia – Foggia, Manfredonia, Cerignola, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Orta Nova – che hanno firmato un protocollo d’intesa per prevenire la corruzione e avviare processi amministrativi trasparenti e virtuosi.

L’accordo coinvolge Comuni che, negli ultimi anni, sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, ai sensi dell’art. 143 del d.lgs. 267/2000. Territori dove il rapporto tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata ha contaminato le istituzioni, compromettendo la fiducia dei cittadini. 
Alla firma del protocollo presente il Consigliere Anac Consuelo del Balzo, designata quale referente dell’Autorità.

“È essenziale – afferma il Presidente Busìa – che tali amministrazioni elaborino strategie di prevenzione della corruzione ritagliate sulle loro specifiche esigenze, in modo da assicurare trasparenza e dialogo con i cittadini, sollecitando questi ultimi non solo a verificare nel tempo quanto viene fatto, ma anche a contribuire partecipando attivamente alla vita amministrativa. Efficienza amministrativa e partecipazione attiva dei cittadini sono gli ingredienti essenziali per alimentare la fiducia nelle istituzioni e quindi per rafforzare il tessuto economico e sociale dei territori”.

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“Sulla base delle diverse esigenze e situazioni particolari, tale supporto può essere trovato anche fuori dall’ente, sul modello di quanto accade grazie al sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, strutturato da Anac per far sì che, se un comune non può svolgere autonomamente una procedura di appalto perché non sufficientemente organizzato o per altre ragioni, può appoggiarsi ad un’altra stazione appaltante qualificata o a una centrale di committenza, che si fa carico si realizzare tale procedura per suo conto, garantendo efficienza e rapidità”.

Siamo dunque particolarmente lieti di sottoscrivere tale importante protocollo che vede coinvolti, oltre Anac, la Prefettura e diversi Comuni che, pur caratterizzati da dimensioni demografiche e storie diverse, hanno vissuto nello scioglimento per infiltrazioni criminali una esperienza comune ed hanno poi ricostituito gli organi elettivi: elaborando insieme misure specifiche per la prevenzione della corruzione e per la promozione della legalità, possono rafforzarsi reciprocamente, creando una rete per la trasmissione di buone pratiche, rappresentando anche un laboratorio per studiare strategie che possano essere un modello per altri territorio del Paese”.
“E’ essenziale – aggiunge il Presidente Busìa – prevedere misure di supporto agli enti pubblici più fragili ed esposti, attraverso articolate forme di sinergia e collaborazione tra amministrazioni. 

Risulta fondamentale che gli enti già interessati da provvedimenti di scioglimento per mafia o collocati in contesti a rischio possano elaborare strategie specifiche di prevenzione anticorruzione, per coniugare trasparenza ed efficienza amministrativa. Inoltre, specie nei Comuni sciolti per mafia, il supporto di altre amministrazioni dotate di comprovata qualificazione professionale potrebbe rivelarsi quanto mai opportuno come strumento per favorire buone pratiche”.
L’intesa mira quindi a disegnare un modello virtuoso di collaborazione sinergica tra istituzioni mettendo in campo attività, anche sperimentali, per l’innalzamento dei livelli di legalità e sicurezza nelle amministrazioni comunali anche alla luce dell’esperienza maturata durante il commissariamento.

A tale scopo il protocollo prevede l’avvio di alcuni processi virtuosi in specifici ambiti di reciproca collaborazione tra le parti, a partire dalla pianificazione delle misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza, tenendo conto delle peculiarità dei Comuni coinvolti. Si punta quindi, più nel dettaglio, all’ottimizzazione dei sistemi informatici e dei processi digitali, anche mediante l’uso dell’intelligenza artificiale e auspicabilmente in collaborazione con il Cnr, per innalzare i livelli di compliance e di controllo delle attività dei Comuni che hanno vissuto l’esperienza del commissariamento nella redazione e della Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao (Piano Integrato di Attività e Organizzazione). Si prevedono inoltre attività informative e formative in materia di prevenzione dei rischi, promovendo percorsi di cittadinanza attiva e di coinvolgimento degli stakeholder, nell’ottica di avvicinare la cittadinanza alle istituzioni.

“In questa stessa prospettiva – aggiunge il Presidente di Anac -, posto che un’amministrazione solida rappresenta il baluardo più forte contro le mafie, è altresì auspicabile la previsione di sinergie e collaborazioni tra amministrazioni che vadano nella direzione di creare una Rete delle competenze, finalizzata a rafforzare la capacità amministrativa degli enti, e in particolare dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. 
La Rete dovrebbe configurarsi come un sistema integrato di competenze e di professionalità, costituito dalle migliori risorse che la pubblica amministrazione può offrire, nelle sue molteplici articolazioni e nei suoi variegati contesti, allo scopo di offrire un concreto supporto alle realtà amministrative più fragili, che si trovano a difendere, sul campo, l’interesse pubblico dagli appetiti delle attività criminali”. 

“La finalità ultima – conclude il Presidente Busìa – è di accrescere la credibilità della pubblica amministrazione e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La mafia, purtroppo, non è solo una questione di ordine pubblico, ma è un cancro che si infiltra nella società e si alimenta di connivenze e collusioni, sottraendo occasioni di crescita alle imprese sane. Per sradicarla, pertanto, non è sufficiente una risposta meramente repressiva, ma occorrono un’amministrazione e una società resilienti, capaci di opporsi con forza e determinazione”.

“Il Protocollo di Intesa costituisce un ulteriore strumento di grande rilevanza, anche per il suo carattere sperimentale, con il quale la Squadra Stato intende affiancare e sostenere i Comuni rispetto all’esigenza fondamentale di rafforzare le strategie per osteggiare il fenomeno criminale e corruttivo e le infiltrazioni mafiose nell’attività delle amministrazioni comunali” evidenzia il Prefetto di Foggia Paolo Giovanni Grieco

“Vogliamo assicurare – aggiunge il Prefetto Grieco -, nel solco delle iniziative ed azioni di supporto già in atto nei confronti degli Enti locali interessati dal fenomeno dello scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata, che vedono direttamente impegnata questa Prefettura insieme al Comitato di sostegno e monitoraggio dell’azione delle commissioni straordinarie e dei comuni riportati a gestione ordinaria istituito presso il Ministero dell’Interno, la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell’attività pubblica ed economica degli Enti locali, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza. La tendenza della criminalità organizzata di penetrare i principali settori dell’attività amministrativa dei Comuni, ed in particolare quello degli appalti pubblici, proprio in un periodo in cui questo territorio beneficia delle ingenti risorse per l’attuazione degli interventi del Pnrr e, per quanto concerne specificamente Orta Nova, di quelle previste nel piano straordinario delle periferie, richiede infatti l’innalzamento della soglia di attenzione da parte delle Istituzioni, attraverso iniziative ed interventi preventivi, utili proprio ad impedire tali infiltrazioni e i rischi corruttivi”.

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“In tale direzione – osserva ancora il Prefetto – è importante anche segnalare che la Prefettura di Foggia è stata ammessa al finanziamento per l’attuazione del Progetto Supporto ai comuni nella predisposizione, revisione e monitoraggio dei piani anticorruzione nell’ambito del POC Legalità 2014-2020, da cui potranno derivare ulteriori utili contributi in questa azione costante e strategica di sostegno in favore dei Comuni di questa provincia”.



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