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le Pmi padovane si confrontano sul futuro


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Un confronto concreto, con i piedi saldamente piantati all’interno di un’azienda modello come Pava Resine Srl e lo sguardo puntato al futuro. È quello che si è tenuto a San Martino di Lupari, sede del seminario “Strategie di lungo periodo: innovazione digitale e nuovi modelli di business”, ultimo appuntamento del ciclo “Governare l’incertezza” promosso da Confapi Padova. A precedere l’incontro, il Consiglio direttivo di Unimatica Confapi Padova, che rappresenta le aziende informatiche e le categorie innovative, chiamato a eleggere i nuovi componenti che lavoreranno al fianco del presidente Giovanni Manta.

In un contesto ancora segnato da continui mutamenti su scala globale, l’incontro ha offerto a imprenditori e professionisti un’occasione per riflettere sul ruolo della tecnologia, dell’Intelligenza artificiale e della visione strategica come leve fondamentali per garantire competitività e sostenibilità alle Pmi. A fare gli onori di casa, il presidente di Confapi Padova Marco Trevisan, che, nel corso dell’incontro moderato dal direttore Davide D’Onofrio, ha sottolineato l’importanza per le imprese di non subire i cambiamenti, ma di anticiparli: «Innovare non è solo una scelta, è una necessità per chi vuole restare rilevante nel tempo. Ci sembrava doveroso chiudere così questo ciclo, che ha voluto offrire strumenti concreti, aggiornamenti normativi indispensabili e strategie operative mirate, per aiutare le imprese a trasformare le sfide attuali in opportunità di crescita e innovazione».

Tra i macro-temi affrontati durante il pomeriggio, il ripensamento dei modelli di business in un contesto in continua evoluzione, l’adozione di strutture organizzative agili e resilienti, l’implementazione delle tecnologie abilitanti (tra cui IoT, intelligenza artificiale e manifattura additiva). Matteo Quagini, autore del volume “Le 4P del Change Management” (Franco Angeli editore), ha illustrato un modello operativo per accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione digitale: «Spesso i cambiamenti (soprattutto tecnologici, AI, Robotic Process Automation, ERP) partono con i migliori auspici per poi incagliarsi tra resistenze e ostacoli vari. L’aspetto umano del cambiamento è diventato un tema centrale, forse più importante dell’aspetto tecnologico. Ecco perché occorre gestire i progetti di digital transformation senza incorrere in costosi fallimenti attraverso un semplice percorso: chiarire lo scopo della transizione (Purpose), definire un percorso condiviso con l’analisi dei processi strategici (Processes), formare e preparare teoricamente e psicologicamente gli individui “impattati” dal cambiamento (Preparation) e, infine, evitare il ritorno alle brutte abitudini consolidate (Performance) in tutti i percorsi trasformativi delle aziende e delle organizzazioni di ogni genere».

Ricchissimo di stimoli l’intervento di Roberto Santolamazza, direttore di T2i – la principale agenzia della regione Veneto per il trasferimento tecnologico e l’innovazione, partecipata dal sistema camerale Veneto – che si è soffermato sull’esperienza dell’ecosistema dell’innovazione e l’importanza della collaborazione tra imprese e centri di ricerca: «Il nostro primo obiettivo è supportare le imprese, soprattutto medio-piccole, nello sfidante percorso dell’innovazione facendole conoscere i nuovi possibili modelli di business, acquisendo le competenze necessarie e selezionando le migliori tecnologie. In questo senso L’IA rappresenterà un grandissimo supporto per tutte le attività dell’uomo. Dovremmo considerarla alla stregua di un co-pilota, un soggetto in grado di supportare enormemente le attività umane e le imprese e di spalancarci prospettive che solo pochi anni fa sarebbero parse come impensabili». Non a caso il suo intervento si è concluso con una suggestiva citazione di Henry Ford: “Se avessi chiesto alla gente cosa voleva, mi avrebbe risposto: un cavallo più veloce”.

Molto apprezzato il factory tour, guidato dagli imprenditori Luca Bernardi ed Emanuele Lemesin negli stabilimenti di Pava Resine, azienda leader nella produzione e nell’assistenza tecnica all’applicazione delle resine industriali e residenziali. La visita ha permesso ai partecipanti di toccare con mano un esempio concreto di evoluzione industriale e applicazione di nuovi modelli organizzativi. Un gioiello del territorio, dopo che le tappe precedenti avevano acceso i riflettori su Holmac Srl, Futurlab Srl e Silikomart Srl.

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Un pomeriggio fitto di contenuti e scambi, che ha dimostrato come la voglia di costruire futuro, nelle Pmi, sia ancora ben salda. Ad aprirlo, come detto, il Consiglio direttivo di Unimatica, che si inserisce nel percorso di rinnovamento dei vertici dell’Associazione delle piccole e medie industrie del territorio. Ecco la squadra che lavorerà al fianco del presidente Giovanni Manta (Geolander.it), già vicepresidente vicario di Confapi Padova e componente del Consiglio nazionale della categoria: due i vicepresidenti, Henry Voltolina (Hv Technology Srl) e Nicola Zingirian (Click & Find Srl); con loro Massimo Businaro (E Project Srl), Marco Dalla Dea (Say Agency Spa), Michele Nocera (Gemmlab Srl), Sonia Saccon (Spritz Matter Srl), Fiorella Toffano (Ipsofactory Srl), Paolo Moro (Business Research Srl) e Matteo Pozzi (Vibes Srl).

«È un team che unisce le esperienze di molteplici aziende del settore, abbracciando tutti i rivoli del mondo dell’informatica», sottolinea Manta. «Cibersecurity, intelligenza artificiale, trasformazione digitale sono solo alcuni dei campi che ci riguardano oggi e che sempre più diventeranno cruciali per le imprese: saranno al centro del nostro programma».



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