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Contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura: 1,7 milioni di euro a Saluzzo con il Pnrr e 52 posti letto


Martedì 8 luglio si è svolto in Prefettura di Cuneo l’incontro con il Commissario Straordinario del Governo, il prefetto Maurizio Falco per l’attuazione del PNRR M5C2-I5. Riguarda il “superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. L’evento, svolto alla presenza del prefetto di Cuneo Mariano Savastano, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco del Comune di Saluzzo in qualità di soggetto attuatore, delle associazioni datoriali è stata l’occasione per presentare al commissario straordinario la rete cuneese, ampia e consolidata, formata da soggetti pubblici e privati. La recente sottoscrizione della convenzione tra il Comune e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha acceso il semaforo verde per la cantierizzazione dell’intervento saluzzese che, a fronte di un finanziamento di oltre 1,7 milioni di euro, prevede la creazione di 52 posti letto e la realizzazione di interventi non infrastrutturali che spaziano dall’assistenza medica e legale, alla mediazione linguistica e culturale, passando per una attività di informazione rivolta ai soggetti destinatari dell’intervento.

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Il territorio cuneese è da sempre vocato alla produzione orto frutticola ed ogni anno ospita migliaia di lavoratori stagionali. Tale forza lavoro è necessaria per la nostra economia e ha reso necessario implementare un sistema di accoglienza strutturato e stabile”. Così il Prefetto Mariano Savastano ha descritto l’ormai noto “modello Saluzzo”, resosi possibile grazie al Protocollo sottoscritto per la prima volta nel 2020 dalla Prefettura con i Comuni di Cuneo, Busca, Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Manta, Saluzzo, Savigliano, Scarnafigi, Tarantasca, Revello e Verzuolo e rinnovato il 28 maggio 2025. “Si tratta di una gestione in rete e diffusa sul territorio, volta a dare ospitalità ai lavoratori stagionali del settore e a coloro che abbiano già una promessa di lavoro non accolti direttamente dalle aziende. Il Protocollo è riuscito a realizzare ben 235 soluzioni di accoglienza dignitose e la creazione di servizi di assistenza socio-sanitaria e legale, orientamento e mediazione linguistica: in tal modo è stato possibile scongiurare la formazione di assembramenti, alloggi di fortuna o accampamenti e garantire adeguate condizioni di salute, igiene e sicurezza, prevenendo situazioni di marginalità e sfruttamento. Il Protocollo ha unito solidarietà e legalità e ha dato risposte concreto ad un bisogno reale del territorio”.

All’interno di tale contesto si inserisce l’intervento PNRR che vede il Comune di Saluzzo come Soggetto Attuatore, affiancato dai Comuni di Lagnasco, Manta, Revello, Scarnafigi, Savigliano e Verzuolo, i cui Sindaci sono stati tutti presenti all’incontro odierno. In particolare, la recente sottoscrizione della convenzione tra il Comune e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha acceso il semaforo verde per la cantierizzazione dell’intervento saluzzese che, a fronte di un finanziamento di oltre 1.700.000€, prevede la creazione di 52 posti letto e la realizzazione di interventi non infrastrutturali che spaziano dall’assistenza medica e legale, alla mediazione linguistica e culturale, passando per una attività di informazione rivolta ai soggetti destinatari dell’intervento.

L’esperienza maturata in questi anni, già oggetto di valutazioni lusinghiere anche da parte del Commissario, permette di affrontare questa sfida con dedizione e ottimismo, anche grazie al profondo, prezioso e insostituibile spirito di collaborazione messo in campo da Regione, Provincia, Comuni, attori istituzionali e aziende. La firma della convenzione permette di sbloccare già le prime risorse economiche, per garantire i servizi e attivare gli interventi non infrastrutturali, con l’obiettivo di concludere l’intero progetto entro la scadenza di agosto 2026 e che permetterà al modello Saluzzo di contare su quasi 300 posti complessivi.” ha commentato il prefetto. “La corretta gestione del fenomeno chiama ad un impegno sinergico che assicuri dignità e sicurezza. E’ ora arrivato il momento di rendere effettivi gli sforzi profusi dando corso alla realizzazione dell’intervento e passando alla fase di cantiere”, ha poi aggiunto.

A seguire, il presidente Cirio ha dichiarato “La nostra è una terra laboriosa e il Protocollo ha il significato di assicurare un lavoro all’insegna di sicurezza e dignità. Ringrazio i sindaci per il ruolo svolto con coraggio e spirito di collaborazione. La Regione ha stanziato risorse importanti per far sì che il modello saluzzese potesse prendere forma. Ora il progetto PNRR si inserisce in questo contesto: non è mai facile portare a casa fondi europei ma c’è stato un grande lavoro e la volontà di riuscirci. Attraverso l’intervento PNRR è possibile migliorare ulteriormente e assicurare una sempre più elevata efficacia, in una terra da sempre nota per la forte sensibilità verso il lavoro agricolo.”

Infine, il Commissario Straordinario Maurizio Falco si è dichiarato “contento, poiché le promesse fatte sono state rispettate. Nel corso degli incontri nei mesi precedenti è stata fotografata una situazione ben precisa, in un territorio che con consapevolezza e un lavoro di rete ha saputo proteggersi dal caporalato. Da parte mia c’è sempre stata la volontà di non sacrificare le buone pratiche come quella di Saluzzo e l’approvazione dei Piani d’Azione da parte della Commissione Europea è la testimonianza della bontà di questa iniziativa. Ringrazio la rete dei colleghi Prefetti che, nelle varie realtà, mi ha supportato nella conoscenza dei territori e delle problematiche. Il progetto di Saluzzo, sin dall’inizio, si è mostrato pronto a rispettare le scadenze e propositivo nel rintracciare anche situazioni migliorative che hanno portato ad aumentare i posti inizialmente previsti. Il modello saluzzese ha saputo inquadrare lo scenario attuale e, soprattutto, identificare quelli futuri. Il mio ruolo non è quello di un Commissario-liquidatore, bensì di Commissario-acceleratore: in tal senso, abbiamo previsto la figura di un consulente che possa studiare, attraverso il contatto diretto con i Comuni, procedure snelle e veloci che possano garantire il raggiungimento dell’obiettivo finale entro la scadenza di agosto 2026”. Il Commissario ha poi anticipato l’idea di creare un ulteriore sistema di accoglienza, attualmente allo studio da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che “coinvolga direttamente le aziende attraverso una distribuzione di risorse dietro la creazione di ulteriori posti”.

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