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tra criticità e rilancio, la nuova giunta incontra Confcommercio – Lavocedigenova.it


Un confronto aperto, mirato a rispondere in modo puntuale alle necessità del commercio genovese è quello avviato dalla Giunta comunale con Confcommercio Genova, alla presenza del Segretario Generale nazionale di Confcommercio, Marco Barbieri.

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L’occasione per fare il punto sulle priorità del commercio cittadino nel corso di un incontro che ha messo in luce criticità, sfide e la volontà condivisa di lavorare in sinergia per il futuro economico e sociale della città.

Al centro del dibattito, temi cruciali come la rigenerazione urbana, la lotta alla desertificazione commerciale, la valorizzazione dei negozi di prossimità e la semplificazione amministrativa. Marco Barbieri, Segretario Generale di Confcommercio, ha sottolineato l’importanza vitale del commercio di vicinato: “Il commercio di prossimità non è solo un tema economico, è una questione urbana e sociale. Quando un negozio chiude, un pezzo di città si spegne. Meno servizi, meno presidio, meno lavoro. Come Confcommercio, con il progetto Cities e in collaborazione con ANCI, stiamo lavorando per contrastare la desertificazione commerciale e promuovere un modello di rigenerazione urbana sostenibile. Lo facciamo con strumenti concreti: digitalizzazione, supporto all’innovazione, tutela della concorrenza leale. Servono, naturalmente, politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e sostegni mirati per affrontare la transizione economica”.

Questo scenario è aggravato da dinamiche nazionali e internazionali, come l’e-commerce e le crisi globali, ma a Genova si aggiungono sfide specifiche: “In parte, siamo investiti in modo maggiore dalla deindustrializzazione del paese, questo porta a sfide di tipo economico superiori, in più siamo una terra con un dato demografico molto basso e un’età media molto alta, per cui anche questo chiaramente ha un forte impatto sulle dinamiche commerciali del territorio”, ha spiegato la sindaca Silvia Salis, rimarcando la necessità di affrontare queste problematiche insieme alle associazioni di categoria.

Salis ha proseguito: “Il dialogo con tutte le categorie economiche è una condizione imprescindibile per costruire politiche efficaci e condivise. Il confronto con Confcommercio, a poche settimane dall’insediamento della nuova Giunta, conferma la nostra volontà di lavorare fianco a fianco con le rappresentanze del territorio per affrontare insieme le sfide che riguardano commercio, turismo e rigenerazione urbana. Il nostro obiettivo è una città viva, accessibile, coesa e capace di valorizzare i suoi quartieri anche attraverso il sostegno ai negozi di prossimità, strumenti di semplificazione e investimenti sulla qualità dello spazio pubblico. Sviluppare il commercio locale significa anche generare occupazione di qualità: lavoro stabile, di qualità, radicato nei territori. È questa la direzione in cui intendiamo muoverci, con senso di responsabilità e visione condivisa”.

Commercio, turismo e sicurezza sono tre elementi che si intrecciano, a proposito Salis ha ribadito: “Penso che sia importante capire che ogni volta che si abbassa una saracinesca è un presidio di sicurezza in meno sul territorio, per cui laddove ci sono temi di sicurezza più pesanti è ancora più importante che il commercio possa essere sostenuto, soprattutto in quelle ore dove poi si crea un vuoto. Quindi credo che anche questo faccia parte di quel concetto che noi portiamo avanti, degli assessorati che non devono essere visti in modo verticale ma in modo orizzontale. Ovviamente la sicurezza, il turismo, il commercio e il welfare devono collaborare insieme per trovare delle soluzioni che siano più possibili adatte alle sfide che abbiamo di fronte“.

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L’Assessora al Commercio e Turismo, Tiziana Beghin, ha rimarcato la consapevolezza delle sfide e la necessità di un approccio collaborativo. “Un momento di confronto importante perché da subito noi abbiamo detto di voler essere comunque l’amministrazione che dialoga, che ascolta e che risolve i problemi non calando delle decisioni dall’alto ma progettando insieme un futuro sostenibile e prospero di questa città. Questo è il punto di partenza, peraltro in un contesto oggi con la presenza anche di una parte nazionale perché è chiaro che Genova e le sue specificità, come tutte le città d’Italia risentono di una congiuntura che è di tipo chiaramente nazionale e dovrei dire anche internazionale”.

Beghin ha anche evidenziato la strategia che unisce commercio e turismo: “L’unione delle due deleghe dice già qual è il futuro che vogliamo costruire, un futuro dove il turismo è anche un volano, un aiuto, una sinergia, un turismo che deve essere un sostenibile e che sicuramente possa attrarre persone a visitare la nostra bellissima città ma anche essere di aiuto a tutti gli operatori economici che chiaramente in questo periodo stanno un po’ soffrendo”. Ha poi aggiunto: “Come amministrazione siamo ben consapevoli delle criticità e delle sfide che il commercio cittadino sta affrontando e affronterà nel futuro. Ma siamo altrettanto consapevoli che queste sfide non potranno essere vinte se non attraverso la sinergia tra le istituzioni, le associazioni di categoria, le imprese e tutti quei commercianti che ogni giorno vivono e rendono vivo il tessuto sociale della città. L’impegno non può che essere quello di lavorare tutti insieme, fianco a fianco, avviando dei tavoli di confronto, affinché non si vedano più saracinesche storiche abbassarsi per sempre, ma anche per promuovere un commercio che sia non solo di qualità, ma veramente di prossimità e di vicinato, riportando tutto a una dimensione fatta anche di rapporti umani e non di mero scambio di beni”.

Un’attenzione particolare è stata rivolta ad aree come Piccapietra, segnata da numerose chiusure. L’Assessora Beghin ha ripreso: “Io ho appuntamento nei prossimi giorni con alcuni operatori di alcune aree, diciamo, perché poi anche Piccapietra ha le due parti, la galleria piuttosto che la piazza, con dei progetti che possano essere sostenibili di aiuto. Questo è chiaramente molto importante e fondamentale perché abbiamo una zona che è estremamente abbandonata e in qualche modo anche deve essere un presidio di sicurezza, il fatto di aiutare ad aprire delle attività in quelle zone. Ci sono alcune che stanno aprendo a dire il vero. Chiaro che rimangono sempre i due punti importanti dell’ex Rinascente piuttosto che del Moody, però attenzioneremo tutte le aree della città perché la nostra è un’idea di una città policentrica, quindi anche quando si parla di commercio noi non ipotizziamo delle uniche aree del commercio, ma il commercio che deve diventare l’ambasciatore della nostra città per quel che riguarda i turisti ma dall’altro lato anche essere un presidio per i cittadini e quindi un turismo di protezione. Una prossimità che debba essere assolutamente valorizzato in modo che le persone possano avere i servizi nelle loro aree di residenza”.

La sindaca Salis ha confermato l’impegno sull’ex Rinascente, definendola “uno dei miei chiodi fissi“: “Sto proponendo ovviamente, nel rispetto di chi ha la proprietà della Rinascente, quella realtà a una serie di player che possano essere interessati, perché è anche molto grande, quindi è complessa da gestire da una sola realtà. Però comunque in quello ci stiamo impegnando molto e soprattutto sto parlando anche con i grandi nomi che insistono su quell’area che si possano prendere cura di parti di Piccapietra. Penso che questo sia importante, adottare a grandi realtà industriali, commerciali e parti della città, perché loro lo vogliono fare. Per cui stiamo portando avanti anche questo tipo di progetto, perché quella è un’area che deve essere per forza rilanciata, ma non solo per un motivo di decoro e per un motivo di vivibilità e di vivacità della città, ma anche per un motivo di sicurezza”. Riguardo alle trattative con Primark, la sindaca ha precisato: “Io ho vagliato una serie di realtà che volevano in qualche modo capire com’era la situazione rinascente e sappiamo che ancora non è definita la situazione di Primark, per cui prima di poter portare avanti dobbiamo avere notizie certe su Primark. Ovviamente io sto iniziando anche a valutare di poter sostenere altre possibilità per quello che può fare il Comune, chiaramente, perché stiamo parlando di una proprietà”.

Tra le priorità rilanciate da Confcommercio, spiccano il sostegno ai negozi di vicinato, gli interventi su TARI, mobilità e sicurezza, e la promozione di una strategia integrata contro la desertificazione commerciale in centro e periferia. 

Alessandro Cavo, presidente Confcommercio Genova, ha evidenziato la necessità di rafforzare la concertazione tra amministrazione comunale e corpi intermedi, per evitare “decisioni calate dall’alto” e rispondere efficacemente alle esigenze dei diversi settori. 

Cavo ha anche sottolineato la questione della TARI, definendo Genova la seconda città più cara d’Italia per questa tariffa, diventata “insostenibile” per commercianti e piccole imprese.

Sul fronte della mobilità, Confcommercio ha ribadito la necessità di realizzare “parcheggi ‘a corona’” intorno al centro e al centro storico per rendere il commercio di prossimità competitivo e accessibile, in un contesto dove i grandi centri commerciali godono di maggiore accessibilità. 

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Riguardo alle zone pedonali, l’Assessora Beghin ha affermato: “Qualunque scelta che sarà compiuta da questa giunta sarà assolutamente condivisa con tutti gli attori, quindi non si esclude nulla, si valuta tutto e si procederà in tal senso”.

Confcommercio ha anche chiesto di “rendere fertile il tessuto urbano”, migliorando decoro, pulizia e sicurezza, e riportando abitanti in città per creare un “mercato” che generi consumi. Cruciale anche la questione degli affitti: “I costi di affitto delle locazioni sono folli. Assolutamente, non sono adeguati al mercato“, ha detto Cavo, chiedendo affitti calmierati e l’applicazione del “Bando Carruggi” per distretti.

 

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