BARI – Con un investimento complessivo di 385.778.940 euro, la Regione Puglia ha approvato la nuova strategia “CHECK-In CULTURE 2030”, che segna il futuro delle politiche culturali pugliesi fino al 2030. Il documento, adottato dalla Giunta su proposta dell’assessora alla Cultura Viviana Matrangola, aggiorna e rafforza il piano “PiiiL Cultura in Puglia 2017-2026”, individuando le linee attuative e finanziarie legate alla programmazione FESR-FSE+ e FSC/POC 2021-2027.
Il piano destina 70 milioni di euro al sostegno dei talenti, operatori culturali, cinefestival e bookfestival, 50 milioni alla valorizzazione del patrimonio culturale pubblico non statale, 30 milioni per il recupero di teatri, cinema, siti archeologici, e 25 milioni agli attrattori culturali di rilievo sovraregionale.
Altri 30 milioni finanzieranno le imprese delle filiere culturali e creative con “Radici e Ali 2.0”, 25 milioni andranno alla valorizzazione dei beni culturali degli Enti Ecclesiastici, mentre 27 milioni del Just Transition Fund saranno destinati all’area di Taranto.
Secondo il presidente Michele Emiliano, si tratta di «un nuovo impulso alle politiche culturali della Puglia», dopo gli importanti investimenti del ciclo 2020-2025. L’obiettivo è rafforzare le imprese culturali, valorizzare il patrimonio e consolidare luoghi e reti della cultura come Community Library, musei e teatri comunali.
«È una delibera che guarda al futuro – ha dichiarato l’assessora Matrangola – e che rappresenta la base della nuova strategia culturale. Abbiamo costruito una visione solida e sostenibile, fondata sull’innovazione, sulla partecipazione attiva delle comunità locali e sul sostegno a imprese, enti pubblici e privati».
“CHECK-In” è acronimo di Community, Heritage, Enterprise, City, Knowledge, Innovation, concetti chiave per una cultura intesa come motore di coesione e sviluppo sostenibile. Al centro, l’idea di cultura come strumento di inclusione sociale, rigenerazione urbana ed economica.
La strategia individua tre obiettivi principali: il consolidamento dell’ecosistema culturale, il sostegno ai percorsi di innovazione sociale e culturale e l’aumento dell’impatto economico e sociale degli investimenti nel settore.
L’azione si articola in interventi su beni materiali e immateriali, con digitalizzazione e catalogazione del patrimonio, efficientamento energetico, servizi socioeducativi, sostegno alle imprese creative, recupero dei beni confiscati e promozione della memoria collettiva.
Il direttore del Dipartimento Cultura Aldo Patruno ha sottolineato che la Puglia, dopo la pandemia e i ritardi nei trasferimenti dei fondi FSC, torna finalmente a una programmazione triennale. «Abbiamo aggiornato la strategia, consapevoli che cultura e creatività sono oggi il passepartout per il futuro. Con questi fondi porteremo avanti il lavoro fatto negli ultimi 10 anni, guardando avanti, senza accontentarci».
La strategia “CHECK-In CULTURE 2030” assicura il coordinamento con le altre politiche regionali, come il Welfare Culturale, la Cura dei Luoghi e dei Saperi Identitari, l’attrazione di talenti con il programma #mareAsinistra e il Just Transition Fund per Taranto.
Una visione ampia e integrata, che fa della cultura pugliese non solo una leva economica, ma una forza trasformativa capace di generare futuro, sviluppo sostenibile e benessere diffuso.
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