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Assicurazioni: relazione sull’attività svolta nel 2024


Al 31 dicembre 2024 risultano operative in Italia 89 imprese autorizzate all’esercizio dell’attività assicurativa e riassicurativa, soggette alla vigilanza prudenziale dell’IVASS. Tale numero, invariato rispetto al 2023, comprende 85 imprese con sede legale in Italia e 4 rappresentanze di imprese estere con sede in Paesi extra SEE.

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Rispetto al 2013, quando le imprese nazionali erano 131, si registra una contrazione del 35%, riconducibile principalmente a operazioni di fusione e riorganizzazione infragruppo.

Le imprese SEE operanti in Italia in regime di libera prestazione di servizi (l.p.s.) sono passate da 897 del 2023 a 895 nel 2024, mentre quelle operanti in regime di stabilimento tramite rappresentanze sono 854 (88 nel 2023). L’84% di queste rappresentanze ha sede legale in Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo o Belgio.

Nel 2024 la raccolta premi del lavoro diretto italiano delle imprese sottoposte a vigilanza IVASS ha raggiunto i 151,4 miliardi di euro, pari al 6,9% del PIL. I rami vita rappresentano il 73% di tale volume.

Nel comparto vita, si osserva una ripresa della raccolta dei premi (+21,2%) dopo due anni di contrazione. La riduzione dei tassi di interesse ha comportato una diminuzione delle minusvalenze latenti (-41%). Aumentano gli attivi delle gestioni separate con fondo utili, passati da 16,6 a 27,7 miliardi di euro.

Nei rami danni, che rappresentano il 27% della raccolta premi del lavoro diretto italiano, si rileva una crescita del 7,5% (non auto +6,8%, auto +8,3%). L’incidenza sul PIL è pari all’1,9%, in lieve aumento rispetto all’1,8% del 2023.  L’aumento della redditività nel settore danni va attribuito soprattutto ai rami diversi dalla r.c. auto, che presentano un utile tecnico di 3 miliardi di euro, più che raddoppiato rispetto al 2023 (1,3 miliardi).

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Saldo e stralcio

 

Il ramo r.c. auto riporta un utile pari a 0,4 miliardi, in leggera flessione rispetto ai 0,6 miliardi nel 2023. La deroga normativa che ha prorogato la sterilizzazione delle minusvalenze sui titoli circolanti ha avuto un impatto limitato, pari a 58 milioni.

Con riferimento all’obbligo di copertura assicurativa contro le calamità naturali, introdotto con la legge di bilancio per il 2024 per le imprese italiane iscritte nel registro delle imprese e quelle estere con stabile organizzazione in Italia, l’IVASS ricorda di avere più volte argomentato che una combinazione tra coperture di mercato e interventi pubblici di regolazione e di garanzia è auspicabile. Particolarmente in un settore come quello delle calamità naturali, eventi rari, non facili da trattare con modelli statistici, e potenzialmente disastrosi per l’impatto economico e sociale.

Per favorire la trasparenza e una scelta consapevole, come previsto dalla Legge concorrenza 2023, l’IVASS deve gestire un portale informatico, anche mediante il ricorso a quello già esistente in materia di r.c. auto (Preventivass), per la comparazione delle polizze contro le calamità naturali offerte dalle compagnie di assicurazione. L’IVASS dovrà, pertanto, predisporre un portale informatico per la comparazione delle polizze contro le calamità naturali offerte dalle compagnie, nonché fornire supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi ai fini del monitoraggio del costo delle coperture. L’Autorità di Vigilanza intende realizzare in tempi brevi un portale alimentato dalle compagnie stesse, in cui si potranno confrontare gli elementi essenziali delle condizioni offerte da ciascuna; in una seconda fase il portale potrà essere arricchito da strumenti di sintesi e selezione delle informazioni.

Fonte: Relazione IVASS



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